È uscito il libro "Racconti a tavola 2019 VOL 2" edito da Historica edizioni, all'interno troverete il mio racconto "Il richiamo della foresta" (ordinabile sul sito Feltrinelli). "La tavola è come la vita. Apparecchiata con eleganza o affastellata di cose inutili e pretenziose. Piena di "strade e di negozi" (citando Gaber). Candida come l'ala di un angelo o sporca come i tovaglioli di seconda mano dei bevitori di rum nei peggiori bar di Caracas. Può essere affollata di cibi e bevande. Oppure desolatamente vuota come un salone di parrucchiere di lunedì. È un test infallibile, più del 730, per capire se siamo ricchi, poveri o una via di mezzo. Altro che lettino dello psicoanalista: solo la tavola ci permette di capire di che pasta siamo fatti, nel bene e nel male. La tavola, dunque, siamo noi. La conferma, ancora una volta, giunge dall'antologia che raccoglie gli autori selezionati dal Concorso letterario nazionale "Racconti a tavola" promosso da Historica edizioni (con il patrocinio di Unaga)."
Passo dalla mia bibliotecaria di fiducia, ha messo da parte per me tre volumi. Mentre attendo che il prestito sia registrato, vedo esposto un libro dal titolo e dalla copertina accattivanti: “Alberi sapienti, antiche foreste” di Daniele Zovi (edito dalla UTET, pagine 310, euro 20) e decido di aggiungerlo alla lista. “Non hanno occhi, ma vedono. Non hanno naso, ma sentono gli odori. Non hanno orecchie, ma ascoltano. Non hanno dita ma toccano. E ricordano, dormono, amano, dimostrano simpatie e antipatie”. Lo leggo in due giorni. Mi piace molto: è pieno di citazioni da sottolineare (e non dimenticare) che invogliano la lettura di altri libri, di storie di alberi, di racconti di un passato recente e di uno molto antico, è anche pieno di cuore. Sono tante le pubblicazioni dedicate al mondo vegetale apparse sugli scaffali in questi ultimi anni e i motivi credo che siano principalmente due. Il primo, perché sono innumerevoli le scoperte scientifiche che rivelano a noi esseri umani che le piante sono dotate di una intelligenza ancora tutta da scoprire (non a caso ormai parliamo di Neurobiologia Vegetale).
Noi tutti percorriamo assieme la Via Lattea, alberi, e uomini…In ogni passeggiata a contatto con la natura si riceve molto di più di ciò che si cerca. La via più chiara dell’universo è quella che attraversa una foresta selvaggia.
Le più interessanti scoperte scientifiche degli ultimi anni riguardano sicuramente il mondo vegetale. L’attenzione di molti ricercatori si è concentrata sulle foreste come se le vedessimo per la prima volta.
Suzanne Simard, ricercatrice presso la Columbia University, ha dimostrato che nel sottosuolo esiste una sorta di rete internet formata dalle radici e dai funghi, che gli alberi sono delle entità connesse tra loro, che hanno una struttura familiare simile alla nostra, che soffrono, che hanno memoria e che si comportano tutte assieme come un singolo organismo (si veda la presentazione Come gli alberi parlano tra di loro al TEDSummit). ...VAI ALL'ARTICOLO
Grazie a Renzo Zignani e a Borello, comune romagnolo ricco di fantasia. Attestato al merito, murales dedicato a Karly Penrose e anche il Grande Gufo Grigio come dono. Sono felice.