Ciao a tutti,
è un pò che non mi faccio viva sul sito, ma sono stata rapita da uno gnomo delle foreste e ora sono tornata per raccontarvelo. In questo anno ho scoperto che sono in grado di cavarmela sui monti, oddio, non so se da sola ce la potrei fare, diciamo che mi sta piacendo molto vivere tra gli animali selvatici e i montanari. Mentre il mondo andava a rotoli ho scritto un pò di racconti. Uno in pieno lockdown, sul lockdown, che non è piaciuto a quelli de Il Saggiatore e non è stato pubblicato. Un altro racconto ha vinto il secondo premio ad un concorso indetto dalla rivista "Un'idea di Appennino", il titolo è "Borgo Ginepro", credo che lo pubblicherò sul sito. Un altro racconto dal titolo "la Leggenda di Granderuffo dal Culogrigio" è stato pubblicato da Agra editrice nella raccolta dal titolo "Ti racconto il mulino". Forse lo avevo già detto, o forse l'ho solo pensato, ma vorrei anche rendere scaricabile il mio racconto natalizio di qualche anno fa, vedremo cosa riesco a fare. Ho dato ascolto al consiglio di Ian McEwan ed ha funzionato. Scrivere un libro è un processo lungo e impegnativo, se non si è ancora in vetta e ti pagano per farlo, meglio esercitarsi con i racconti. Grazie Ian. Adesso però ho tante idee che mi frullano per la testa e devo assolutamente gettarmi sul romanzo che avevo iniziato ed è rimasto fermo causa gnomi. Karly Penrose sta scalpitando, la sento che bussa, è chiusa nell'armadio da troppo tempo e qualche sera fa il GGG (Grande, Gufo, Grigio - per quei pochissimi che non avessero ancora letto Karly Penrose e il mistero dei petròglifi) si è palesato nel mio giardino come in Harry Potter. Questo è un chiaro segno, ragaz. C'è ancora tanto da fare e ho poco tempo: gli sitrici, i ricci, le faine, i lupi, le volpi, le poiane, i topolini selvatici, i verdoni, le cince e tutti gli altri abitanti del bosco mi stanno impegnando parecchio...
(foto di Marco Antonelli)
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