Per me è stata una bellissima occasione. Grazie a Linda del Centro Didattico Mondadori.
In Bruges, il film, ecco cosa ci ha spinti a visitare il Belgio. Colin Farrell non fa altro che ripetere quanto Bruges sia triste e noiosa, mentre le immagini lo contraddicono. E noi cadiamo volentieri nella trappola del regista. Lasciamo l’Italia con un clima da colpo di stato. In aeroporto mi domando spesso perché le donne diano il peggio di sé in fatto di abbigliamento. Tacchi vertiginosi, gonne impossibili, borse scomodissime. L’aereo è già in ritardo di 30 minuti e ringrazio di avere prenotato il bus da Bruxelles per le sette di sera. Immaginavo il clima del Belgio più freddo, invece sembra di stare a casa. Afa inclusa. Attraversando la campagna godo nel vedere mucche, cavalli e pecore a decine, liberi di muoversi come desiderano. E tanti alberi. Alberi che costeggiano la strada. Un muro di verde ai lati dell’autostrada ci accompagna per chilometri.
In collaborazione con la Biblioteca Luigi Fabbri di Bologna, vi consiglio i libri che trovate nella sezione Cuba Liber del mio sito
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